Cosa sceglieresti: per esaurire l’energia di una piccola barretta di cioccolato, dovresti camminare per circa 46 minuti o fare jogging per 24 minuti. Con una mela di medie dimensioni, invece, basterebbero solo 15 minuti di camminata o poco meno di 8 minuti di corsa per raggiungere un equilibrio tra apporto energetico e consumo.
Se appartieni al gruppo di coloro che scelgono le mele in queste circostanze, sosterresti l’appello della prof.ssa Amanda Daley della Loughborough University (Inghilterra) e dei suoi colleghi per un’etichettatura alimentare alternativa.
Finora non ci sono quasi studi sull’etichettatura degli alimenti con la quantità di tempo in movimento che la persona media ha bisogno di bruciare le calorie consumate (etichettatura PACE, etichettatura degli alimenti equivalenti a calorie attività fisica).
Di conseguenza, si sa poco su come l’etichettatura PACE degli alimenti influenzi la selezione, l’acquisto e il consumo di alimenti e bevande. Daley e i suoi colleghi hanno riassunto i risultati di 15 studi che sono già stati pubblicati e hanno stimato da loro come cambierebbe l’assunzione di energia al giorno, a condizione che tutti gli alimenti e i pasti fossero etichettati con le informazioni PACE.
Per mezzo di una dichiarazione PACE, i partecipanti al test hanno scelto alimenti con un contenuto energetico inferiore in media di 65 calorie. Rispetto ad altri metodi di etichettatura, tuttavia, non vi sono prove che l’etichettatura con PACE sia superiore ad altri metodi.
Lo stesso valeva per l’acquisto di bevande zuccherate. Se le informazioni su PACE sono state fornite su imballaggi e pubblicità alimentare, ciò ha comportato un consumo medio di 80 calorie in meno rispetto ad altri metodi di etichettatura o senza etichettatura.
Presumendo che la maggior parte delle persone mangi tre pasti principali (più due snack) al giorno e che l’etichettatura PACE sia associata a un risparmio energetico medio di 65 calorie, Daley e i suoi colleghi hanno concluso che l’etichettatura PACE coerente consente di risparmiare fino a 195 calorie al giorno ( 65 × 3, gli snack non sono stati presi in considerazione). Tuttavia, il numero di studi disponibili era piccolo, il disegno dello studio era eterogeneo e le condizioni quotidiane (supermercato, ristorante) erano difficilmente esaminate.
Ciò limita il valore informativo dei singoli studi e quindi anche dell’articolo di revisione di Daley e dei suoi colleghi. Inoltre, è prevedibile nel tempo un certo effetto di attenuazione rispetto ai dati PACE, che potrebbe ridurre il risparmio energetico a lungo termine.